Recensione AIES Pinot Nero 2011 Maso Thaler

Recensione del nostro Pinot Nero Doc 2011 del 2015.11.05 del Presidente, Gran Maestro Sommelier, Sig. Paride Cocchi dell’AIES Accademia Internazionale Enogastronomi Sommeliers:

"Amo il pinot nero, inutile negarlo.
Amo quest’uva difficile a tratti scorbutica e spesso lunatica, ma capace come pochi di emozionarmi, come il caso del Pinot Nero 2011 di Maso Thaler che ho degustato ieri sera.
Maso Thaler è una piccola realtà di una decina d’anni e fin da subito ha deciso di lavorare con quest’uva tutt’altro che semplice. Siamo a Gleno in provincia di Bolzano, poco sopra Montagna salendo sul Monte Corno, una delle zone più vocate d’Italia per il pinot nero, forse a mio modesto parere la migliore. Vigne in ottima esposizione e che grazie all’altitudine (630 m.s.l.m.) godono di ottima escursione termica, nessun diserbante fin dalla nascita, grande attenzione in cantina fanno si che questo Pinot Nero 2011 sia un prodotto di prim’ordine. La bottiglia è la borgognotta sormontata da un’etichetta bellissima, elegante e fine come poche, sfondo nero e cornice viola scritta gialla, sicuramente dona importanza alla tavola dove viene posta. Appena versato il primo calice mi colpisce il colore, rosso mattone scarico ma luminoso, come solo i pinot neri sanno essere, accosto il naso e i sentori sono in perfetto equilibrio. Fiori frutta e spezie, non manca proprio nulla, viole, rose e tanti frutti bosco con more ed amarene, qualche roteazione e si sprigionano i terziari, cioccolato amaro, note di rabarbaro liquerizia sono abbastanza nette e franche così come il leggero caratteristico sottile apparire selvaggio grazie ad un accenno animale che, onestamente, mi piace molto.
Passo all’assaggio e la prima cosa che mi viene in mente è: ammazza se è elegante!!! Poi più professionalmente sento una armonia ed equilibrio di fondo bellissima. Intenso e persistente nell’ingresso che si concentra soprattutto nel centro bocca, tannino armonioso e bello intenso, poi si allarga plasmando di fresca acidità di supporto al tannino. Il legno è appena accennato e molto piacevole, si percepisce bene l’uso a mitigare le sostanze dure in un dosaggio di assoluto livello. Sorso carnale e viscerale, dove c’è un ritorno di frutto succoso piacevolissimo che rimanda all’agrumato dell’arancia sanguinella. Finale lungo, lunghissimo dove si percepisce una sensazione minerale che ne impreziosisce la beva. Particolarmente armonioso ed assolutamente elegante fa della assoluta semplicità di beva una sua predominante caratteristica, e nonostante sia solamente un 2011, quindi con chiari segni di gioventù, l’ho trovato già molto piacevole da bersi, pardon, da degustarsi.
Consiglio di degustarlo in ampi calici a forma di tulipano, leggermente chiusi sull’imboccatura per concentrare i profumi ed ad una temperatura di 14° 16°, quella che c’è attualmente nelle vostre cantine.
Io l’ho abbinato ad un succulento petto d’anatra al forno con zucca, abbinamento che mi è piaciuto assai in quanto il vino non sovrasta la carne e accompagna in armonia il boccone. L’abbaiamento migliore rimane sempre quello di condividere un calice o due con la persona amata. Regge bene anche il calice del giorno dopo, dove i profumi sono ancora ben armonizzati e il sorso non denota cedimenti.
Questo Pinot Nero è ideale per una bella piacevole cena in compagnia degli amici migliori, e per una cena da primo appuntamento, conquisterete il partner con classe ed eleganza."

Gran Maestro Sommelier Paride Cocchi

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